2 - Semifonte - Città sulla via Francigena
Semifonte, una città nata in una posizione perfetta, sulla maggiore area di commercio del tempo, una pianta urbana unica, a forma di stella. Così doveva essere, una stella che avrebbe illuminato la Toscana ed in seguito l’Italia tutta.
Invece le vicissitudini storiche e la certezza che avrebbe soppiantato Firenze ne ha fatta un obbiettivo di quest’ultima che non si è limitata ad anni di guerra ed alla sopraffazione del vinto, ma ha obbligato a non ricostruirci più niente.
Tabernule, uno dei primi nomi che indicano Tavarnelle V.P., si trovava una su un’antica via romana che, presso la Valdelsa, incrociava il fascio viario della via Francigena e uno dei tratti della Volterrana sud.
Ci troviamo nel centro della Toscana, in una area molto popolata già all’inizio del medioevo e caratterizzata dal passaggio delle principali vie di comunicazione commerciale. Proprio in questo contesto si inserisce la vicenda del vicino castello di Semifonte (9 Km distante – 14 min – da Tavarnelle)
Nella seconda metà del XII secolo i Conti Alberti, feudatari fedeli all’imperatore, decisero di fondare un castrum sulla collina di Summo Fons (Probabilmente “fonte di sommità”) a ridosso della Valdelsa, quindi in posizione di controllo di un importante tratto della via Francigena, di fronte a San Gimignano.
Il Castello, dotato di una sua piazza mercatale, rappresentava una spina nel fianco per le mire espansionistiche di Firenze e da subito nacque una forte rivalità. Firenze non poteva tollerare che un castello imperiale si frapponesse fra sé e le principali vie commerciali.
Alla fine Semifonte, dopo una pressante attività diplomatica dei fiorentini e dopo quattro anni di assedio, dovette arrendersi definitivamente. Nel 1203 un editto sanciva la sconfitta di Semifonte e obbligava i suoi abitanti a smontare pezzo per pezzo ogni struttura.
Oggi, sulla collina, in mezzo a oliveti e vigneti si trova un solo edificio: la Cappella di San Michele Arcangelo a Semifonte, costruita alla fine del XVI secolo in onore ai semifontesi, ma che riproduce la cupola del Duomo di Firenze come a perpetua memoria del dominio fiorentino.
La Cappella è visitabile da aprile a ottobre il sabato e la domenica pomeriggio
Maggiori info www.summofonte.org
A cura dell’Associazione ACHU Gruppo Archeologico di Barberino Tavarnelle
Note
– PACE da Certaldo – nacque il 3 luglio 1273 – Secondo la Istoria della guerra di Semifonte – opera di discussa attribuzione, ma alla quale il nome di Pace è indissolubilmente legato – racconta la sua verità sulle origini di questa bellissima città. Un libro che ci permette anche di tentare la ricostruzione, più o meno ideale, di come era o sarebbe diventata Semifonte, se non fosse stata distrutta completamente dai Fiorentini. (Trovate di seguito il disegno della città).
SEMIFONTE
Semifonte was born in a perfect position within the greatest trading area of the time, with a unique star-shaped layout, a star intended to illuminate Tuscany and later all of Italy. Instead, historical circumstances and the certainty that it would supplant Florence as the most important city, made it a target. Florence, in fact, did not limit itself to years of war with Semifonte and eventually overpowering it, but prohibited anything from ever being built on the site again.
The settlement called Tabernule, one of the earliest names for what is now Tavarnelle Val di Pesa, was located on an ancient Roman road that crossed the Via Francigena and one of the stretches of the southern Volterrana road.
This is in the center of Tuscany, in an area that was already well populated at the beginning of the Middle Ages and along the main trade routes. It is in this context that the story of the nearby castle of Semifonte, located just 9 kilometers from Tavarnelle, takes place.
In the second half of the 12th century, the Alberti counts, who were feudal lords loyal to the emperor, decided to construct a castrum or castle on the hill of Summo Fons, which probably referred to a ‘spring at the summit’. The site overlooked the Val d’Elsa, a strategic position to control an important stretch of the Via Francigena, facing San Gimignano.
The castle, with its own market square, represented a thorn in the side of Florence’s expansionist aims and a strong rivalry formed immediately. Florence was furious that an imperial castle stood between itself and the main trade routes.
After forceful diplomacy by the Florentines and four years of siege, Semifonte could resist no longer. In 1203 an edict sanctioned Semifonte’s defeat and obliged its inhabitants to dismantle every structure, piece by piece.
Today, on that same hill amid olive groves and vineyards only one building stands: the Chapel of San Michele Arcangelo, built at the end of the 16th century in honor of the citizens of Semifonte. As a perpetual memory of subjugation, the chapel is crowned by a reduced-scale replica of the Duomo of Florence.
The chapel can be visited on Saturday and Sunday afternoons from April to October.
[Prepared by ACHU the Archaeological Group of Barberino Tavarnelle Association]
Note:
– The book ‘Istoria della guerra di Semifonte’ (‘History of the war of Semifonte’) believed to have been written by Pace da Certaldo in the early 14th century, tells of the origins of Semifonte. It also allows a more or less ideal reconstruction of how Semifonte was or would have become had it not been completely destroyed by the Florentines (see the drawing below).